Quante volte hai desiderato di cambiare lavoro? E quante volte lo hai fatto?
Incontro tante persone che si lamentano del posto che hanno e mi dicono che vorrebbero cambiare lavoro. Quando io chiedo loro cosa stanno facendo al proposito mi rispondono "Mah, ho chiesto un po' in giro ma non si trova niente", oppure "Ho inviato il mio curriculum a migliaia di aziende ma non mi hanno nemmeno risposto" oppure ancora "C'è la crisi, chi vuoi che assuma oggi?" e cose del genere.
Questi sono sistemi fantastici, collaudati da milioni di persone ogni giorno, per non trovare lavoro e magari spendere cifre importanti per spedizioni. Ho conosciuto personalmente gente che ha investito migliaia di euro in spedizioni del proprio curriculum. Mi sento male al solo ricordarlo.
Allo stesso tempo, è un dato di fatto che ci siano molte aziende in cerca di personale.
Ci sono quindi due mondi, paralleli, che hanno l'uno bisogno dell'altro ma che, per "strane" ragioni, non si incontrano.
Quanto stai per leggere è frutto della mia esperienza personale, avendo riformulato completamente i processi di recruitment per quasi tutte le aziende con cui ho collaborato ed avendo assistito alle interviste dei candidati. È frutto di ciò che accade realmente sul campo e "dietro le quinte", ovvero negli uffici delle aziende che ricercano personale e delle loro considerazioni post-intervista.
Primo: scegli tu il lavoro che vuoi fare anziché farti scegliere dall'azienda
Se ti sembra banale sappi che questa presa di posizione fa il 50% del risultato e ti spiego perché.
Se sei tu a scegliere il lavoro sicuramente sarà qualcosa che ti piace fare (a meno che tu non sia masochista, sebbene anche il masochista tragga piacere dal dolore), che ti appassiona, che ti fa alzare dal letto la mattina col sorriso, insomma qualcosa che ti dà forte motivazione e che ti consente di lavorare con passione. Ecco, devi avere una forte motivazione e passione. È un dato di fatto che in molti credono di essere fortemente motivati... ma sappi che la realtà che vivo io nei colloqui di selezione a cui assisto è totalmente diversa. Sarà sempre un caso?
Fatti un esame di coscienza, con onestà, prima di proseguire nella lettura. Avere le bollette o il mutuo da pagare non è la motivazione di cui sto parlando, perché questo ti spinge a cercare qualsiasi opportunità che ti consenta di salvare il bilancio a fine mese. Invece io intendo quella forte motivazione che ti fa cercare quello e solo quel posto di lavoro, nel settore specifico di tuo interesse.
Scegli il lavoro che vuoi fare e poi fai una selezione delle aziende che cercano collaboratori in quel settore. Non devi selezionarne mille, te ne bastano 10.
Secondo: studia l'interlocutore
Prima di inviare il tuo curriculum ci sono diverse cose che ti consiglio di fare:
a) Chi è?
Fai ricerche su ognuna delle aziende che hai selezionato. Devi arrivare a conoscerle così bene da essere scambiata per una persona che lavora lì da almeno 2 anni. Devi conoscere quali sono i loro punti di forza e di debolezza, quali sono i valori aziendali, quali i loro obiettivi, generali e del settore che ti interessa. Devi essere una persona competente dell'argomento che andrai a discutere con queste aziende e dimostrare loro di sapere di cosa stai parlando. Se il settore ti appassiona tutto questo dovrebbe già esserti famigliare... altrimenti mettiti in contatto con le persone che lavorano lì. Rintracciale attraverso i loro social network.
Ho assistito personalmente, numerose volte, a colloqui con candidati che a malapena conoscevano il nome dell'azienda che stavano visitando o che nemmeno avevano dato un'occhiata al sito! Ma io dico...
b) Il curriculum su misura
Il tuo curriculum deve essare una sorta di vestito di alta sartoria, su misura. Una versione calibrata per le esigenze specifiche dell'azienda alla quale verrà inviato, sempre diverso quindi. Non serve elencare 200 lavori che hai fatto da quando sei nata/o, elenca invece solo quelli pertinenti con la posizione offerta dall'azienda, anche quelli per associazioni no-profit. Questo ti aiuterà ad essere percepita come una persona con competenze specifiche, professionista.
c) Contatta solo chi ti interessa
Invia il tuo curriculum solo alle aziende a cui sei interessata/o veramente. Se l'azienda è seria, ben gestita e formata è probabile che i colloqui di selezione saranno professionali e selettivi. E con altrettanta probabilità saranno divisi in almeno 2 appuntamenti. Devi prepararti a questa eventualità ed essere sufficientemente motivata/o da trovare una soluzione per essere presente a tutte le convocazioni.
d) Preparati all'investimento
Se i colloqui di selezione si svolgono in una città differente da quella in cui risiedi, prima di inviare il tuo curriculum valuta attentamente l'interesse che hai verso questa azienda. Potrebbero essere previsti più colloqui e devi prepararti a questa evenienza. Presentarsi al primo colloquio e magari disertare il secondo perché c'è da riprendere l'aereo/treno e rifare la trasferta è demenziale... eppure ho assistito anche a questo.
A questo punto ti dovrebbe essere chiaro perché è così importante essere fortemente motivati. Ci sono molte cose che puoi fare prima ancora di inviare il tuo curriculum e fare in modo che questo poi racconti molte cose interessanti di te ed avere molte più opportunità. Mi aspetto che tutto questo tu non lo viva come un peso ma come una sfida da vincere, essere la persona che rappresenta al meglio la soluzione al problema di queste 10 aziende ed andare ad informarle della fine delle loro pene grazie a te.
Terzo: lascia un segno
Studia il luogo dell'incontro
Studia bene la zona dell'appuntamento con anticipo. Se non trovi la via sul navigatore chiama con qualche giorno di anticipo (e non mentre sei in viaggio per l'appuntamento!) e chiedi maggiori informazioni a chi risponde al telefono. Già che ci sei, chiedi se consiglierebbe alla sua/o migliore amica/o di andare a lavorare lì e perché (sia che ti dica si, sia che ti dica no chiedi sempre perché), ovviamente con educazione e tatto.
Probabilmente non ti dirà mai di no (a meno che non abbia già presentato le dimissioni...) ma dal modo in cui ti dice SI capisci se è di circostanza o sincero (ci sono molti modi di dire no anche pronunciando si). Verifica se ci sono parcheggi (se ti muovi con l'auto propria) o ci sono fermate metro o bus nelle vicinanze se usi i mezzi pubblici. Valuta il traffico e prendi appuntamento in orari in cui hai la possibilità di arrivare puntuale.
Presentati come soluzione
Preparati bene prima di presentarti ad un colloquio di selezione. Solo così potrai sostenere l'atteggiamento di una persona che non sta cercando lavoro ma sta offrendo una competenza.
Anche questo può sembrare banale e forse è per questo che sono rare le persone che forniscono un'impressione diversa, e sono poi quelle che fanno la differenza.
Chi siede dall'altra parte non sta cercando una persona, sta cercando una soluzione ad un problema. La questione non ha niente a che fare con la tua persona, niente di personale, è un affare professionale.
Ti pagheranno (se decideranno di assumerti) per qualcosa che tu sai fare (e bene!), per colmare una loro lacuna. Pertanto è quello ciò che valuteranno, se sei la persona in grado di generare la soluzione al loro problema e devi saper fornire risposte convincenti. Scordati il "posto di lavoro", non stanno offrendo una scrivania o una sedia da scaldare. Esiste un'azienda con un problema: sei tu la soluzione? Prima risponditi a questa domanda, perché sono disposti a pagare, ogni mese, per quella soluzione. Se la tua risposta è SI forse potresti essere tu la "risorsa" (rifletti su questo termine, risorsa) che stanno cercando. Tieni a mente: devi rappresentare una risorsa perché è ciò che l'azienda sta cercando.
Ecco perché devi scegliere tu l'azienda! Devi conoscere bene le tue competenze ed i tuoi punti di forza, valorizzarli e presentarli ai migliori offerenti. Il 98% (e non sto scherzando!) dei candidati che si presentano ad un colloquio di selezione non ha i requisiti minimi ricercati dall'azienda e sono pronto a sostenere qualsiasi confronto su questo argomento. Questo è il vero motivo per cui è difficile "trovare lavoro". In realtà di lavoro ce n'è quanto ne vuoi ma per quante di quelle aziende rappresenti la soluzione e non una delle possibili soluzioni? Ovvero, in quante situazioni emergi per le tue competenze specifiche rispetto agli altri?
Ricordati: nessuna azienda oggi offre più un posto di lavoro, quindi smetti di cercare ciò che non esiste più. Al contrario ci sono un'infinità di aziende che hanno dei problemi e stanno cercando la soluzione.
Prima chiedi e poi....
Al colloquio, se non sei riuscita/o a sapere prima quali sono i loro punti di forza e di debolezza è questo il momento per farlo. Se l'argomento si presenta nel corso del colloquio (e normalmente si presenta perché stanno cercando una soluzione al loro problema, quindi in un modo o nell'altro lo affrontano) puoi prendere la palla al balzo e chiedere se puoi fare qualche domanda (chi vuoi che ti dica di no?). Chiedere è lecito (in più hai anche chiesto il permesso!), rispondere è cortesia... e chiarezza. Se non chiedi non sai, inoltre chiedere è manifestazione di interesse.
Chiedi quali sono i key-point della risorsa che stanno cercando (anche se l'hanno già scritto) e se ti dicono "Ma non ha letto l'annuncio?" tu rispondi "Si, proprio per questo volevo maggiori informazioni, esattamente, cosa intendete con [ARGOMENTO-ANNUNCIO]?". Ovviamente sostituisci [ARGOMENTO-ANNUNCIO] con uno dei punti chiave che sono stati indicati nell'annuncio, quello per te più importante. Se non ti fanno nessuna domanda probabilmente risponderanno in generale. Starà a te quindi fare ulteriori domande più specifiche per conoscere ciò che ti interessa.
...poi presentati
Dopo che hanno esplicitato uno (meglio due) dei principali punti cardine della figura professionale che stanno cercando, rimarca le tue esperienze professionali in cui hai esercitato proprio le competenze richieste (maggiore sarà l'attinenza con quanto richiesto dall'azienda, maggiori saranno le possibilità di successo) ed eventualmente i risultati raggiunti. Sarà più facile, per chi ti esamina, fare l'associazione tra il loro problema e la soluzione da te rappresentata.
Infine, nelle interviste delle aziende che usano i miei protocolli è sempre presente la domanda "Ha mai investito personalmente in corsi di formazione?", perché è il modo più semplice e rapido per conoscere chi ha così voglia di imparare e migliorarsi da averci investito in prima persona. Se è così può pensare di investirci subito anche l'azienda.